#Arianna Fiore
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"l'ordine sostituito", antologia déclic, è pubblicato
https://carlosperduti.wordpress.com/2024/02/16/lordine-sostituito/ Il 16 febbraio è uscita, per déclic edizioni, l’antologia L’ordine sostituito. L’ordine sostituito è il contrario di una mappa. Testi che sfiorano e provocano i generi, li eludono, li confondono, li oltrepassano.Un’antologia che sfida le correnti classificazioni letterarie, dando voce a una contemporaneità che disorienta,…
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#Alfonso Lentini#Andrea Piccinelli#Angelo Angera#Angelo Calvisi#antologia#Antonio Francesco Perozzi#Antonio Syxty#Antonio Vangone#Arianna Fiore#Cristina Pasqua#Damiano Torre#déclic#Eda Özbakay#Emanuele Muscolino#Francesca Perinelli#Francesco Scapecchi#gianluca garrapa#Giovanni Blandino#Gunther Maria Carrasco#L&039;ordine sostituito#Leonardo Canella#Luca Zanini#Luciano Neri#Luigi Di Cicco#Marco Giovenale#Maria Teresa Rovitto#Paola Silvia Dolci#prosa#prose#Roberta Sirignano
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Non sono fascisti ma...
Qua non si tratta più di insistere a cercare di far capire a ⅓ degli italiani che il governo è costituito dalla peggior risma di fasci, che all'occasione buona ricostituirebbero i tribunali speciali e andrebbe in giro a menare e ammazzare gli oppositori politici.
⅓ degli italiani forse è convinto che questi siano metodi con cui alla fine si fanno anche "le cose buone".
E che insomma le accise non le hanno ancora tolte perchè non hanno i "pieni poteri" (Salvini 9/8/2019 o...
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<<Si muore d'asfissia, è noto, per difetto d'ossigeno. Lo si può anche, e forse più dolorosamente, per mancanza d'affetto.>>
Ho passato la notte senza l’ossigeno e certa che sarei morta, stamattina al risveglio una voce m’ha detto “abituati, sarà così ogni giorno”.
Alla fine non ha sparato.
Alla fine è successo che il cubetto di ghiaccio che conteneva i nostri sentimenti si è svuotato e lui ha aperto una porta affinché io prendessi il loro posto, poi se ne è andato.
Quindi su quella terra arida giace un cubetto di ghiaccio, con me rannicchiata all’interno, fisso il vuoto ad occhi spalancati e nemmeno le lacrime escono dai miei occhi, si ghiacciano pure quelle.
Tutta la mia emotività e sensibilità se ne sono andate con lui, sono sopravvissute a tantissime cose ma questa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, mi hanno detto “basta” e l’hanno seguito.
Tutto è rimasto a lui, a me non mi è rimasto niente, priva di emozioni e non più in grado di provare niente e ieri sera è stato solo l’inizio.
Ma che c’è di sbagliato in me?
Mi sono spaventata a sentirmi così apatica, non stavo riponendo da nessun’altra parte i miei sentimenti, non esistono più e non sono più parte di me, perché se deve essere così io non mi faccio più fregare.
Non mi importa che qualcuno stia già provando a sciogliere il ghiaccio o che i miei soldatini di schiaccianoci mi stiano urlando di uscire subito prima che sia troppo tardi, è già troppo tardi.
Tanto è una storia sentita e risentita no? che c’è di speciale ormai in me, nulla? solo l’ennesima persona che ha dato il cuore e che non gli è più tornato indietro, possibile io sia fatta solo di carne ora?
Come ho fatto essere così fredda? E che ne sarà di me? Il cubetto diventerà sempre più spesso e resistente.
Io un po’ lo devo ammettere lo faccio a posta, so che ho bisogno di aiuto ma non lo cerco, nessuno sa che sono qua dentro, non rispondo ai messaggi dei miei amici da più di 2 settimane, le conversazioni sono finite tutte con
“Come stai?”
ed io a questi messaggi non risponderò mai, dovessero allontanarsi da me o offendersi, così sì che sarò sola e nessuno si accorgerà che non sono più io e che Arianna è morta.
Tanto una vita senza poter provare sentimenti, che vita è?
Non era vero che quello che stava facendo era per far nascere un prato fiorito, si è ghiacciato tutto, tutto tranne lui, perché i fiori non li voglio più, l’unica cosa che voglio è che avesse deciso di spararmi.
Ma che c’è di sbagliato in me?
L’ultimo fiore rimasto l’ho dato a lui e c’è scritto, impresso col sangue, “sono ancora innamorata di te”, lui che è stato l’ultimo a vedermi ancora in grado di provare qualcosa spero che tenga a mente quell’immagine di me, perché non la vedrà più nessuno.
Tutti quelli a cui lui ha raccontato stanno gioendo perché sanno io che sto soffrendo, è una vittoria per tutti e magari pure lui è andato a festeggiare.
C’è chi festeggia e chi si sta dimenticando di me perché sono sparita, ed io non ho più niente, nemmeno più la capacità di scrivere dopo questo mio ultimo sforzo da persona sfinita che ormai non è più una persona.
Non penso di avere più un cuore, me l’hanno frantumato a più riprese, non posso nemmeno provare rabbia, sono solo vuota.
Sono tutti miei nemici, chiunque, non vedono l’ora che io sparisca dalla faccia della terra.
Ma che c’è di sbagliato in me?
Io nel mio cubetto di ghiaccio non piango perché tanto so che stiamo ancora insieme, è la mia verità e nessuno può portarmela via. E so che l’unico modo che ho per provare qualcosa �� parlare con lui, perché è lui che porta con sé quella parte di me e quando lo vedo mi sembra di essere ancora viva.
I soldatini lentamente si sono arresi, hanno capito che non c’è più speranza, qualcuno è deluso e arrabbiato, mi sarei dovuta prendere cura di loro invece ho deciso che non serve più a niente, così li ho mandati via.
Quando ero in terza media non ne potevo più di tutta la mia vita così ho dato un pugno con la mano destra al muro e non mi sono mai fatta curare la frattura, tutt’ora non posso muovere bene la mano, l’ho fatto per ricordarmi di smetterla di essere così, così piena di emozioni. Non odio nessuno, nemmeno lui, odio solo me stessa perché se fossi stata diversa non avrei sofferto così tanto.
Ma che c’è di sbagliato in me?
Evidentemente me ne ero dimenticata ma ora di certo non lo dimenticherò di nuovo perché ora sto aspettando che un treno mi venga addosso per chiuderla definitivamente, proprio come Anna Karenina.
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Ucciso con arco e freccia, chiesto l'ergastolo per 'l'arciere'
Il pubblico ministero Arianna Ciavattini ha chiesto la condanna all’ergastolo per Evaristo Scalco, il maestro d’ascia che la notte tra l’1 e il 2 novembre 2022 uccise nel centro storico con una freccia Javier Alfredo Miranda Romero. Quest’ultimo quella notte stava festeggiando la nascita del figlio con un amico. Scalco “ha stroncato la vita di un uomo nel fiore dei suoi anni. Ma a un anno di…
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Rai Tre celebra la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne il 24/11 con Women for Women against Violence. Conducono Beppe Convertini e Arianna Ciampoli
Alla vigilia della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle donne il 24 novembre alle 23.10 circa su Rai Tre andrà in onda la quarta edizione "Women for Women against Violence – Camomilla Award", una kermesse unica che unisce due grandi temi del mondo femminile: la violenza di genere e quella del tumore al seno. Quasi sempre si parla di chi muore e non ce la fa, Women for Women, attraverso testimonianze autentiche, parla invece di vita e dà voce alla forza delle donne che non smettono mai di combattere e che vincono ogni giorno, e lo fa raccontando anche il difficile percorso di rinascita che tante affrontano in solitudine, offrendo un messaggio di speranza e incoraggiamento: da un vissuto di violenza – qualsiasi essa sia – si può uscire. Donne unite per le donne anche per ricordare che ogni anno in Italia oltre 100 donne vengono uccise da uomini che, quasi sempre, sostengono di amarle, e per inoltre ricordare che il tumore al seno, nel nostro Paese, è il big killer più letale e più frequente del genere femminile e principale causa di mortalità oncologica. Violenza che, per una donna, non è soltanto una minaccia di morte, ma anche una ferita all'immagine di sé, alla propria femminilità, sessualità e maternità. L'evento tv sarà presentato da Arianna Ciampoli e Beppe Convertini, "campione d'ascolto con Unomattina in famiglia nel fine settimana di Rai1", la regia di questo speciale sarà affidata ad Antonio Centomani. Ideato e prodotto dalla Presidente dell'Associazione Consorzio Umanitas, Donatella Gimigliano, autrice del format, che spiega: "partendo dal mio vissuto con una neoplasia ho pensato che violenza sul corpo di una donna non fosse solo quella di un uomo, ma anche quella di un tumore, che genera gli stessi effetti devastanti e che, comunque, lascia cicatrici e segni indelebili, nel corpo e nella mente".
Sul palco di questa edizione le luci dei riflettori si accenderanno per ascoltare le storie della "mamma" di Miss Italia, Patrizia Mirigliani, che si racconterà in un toccante monologo: "Io quell'intruso lo conosco bene", di Nicolò Maja, giovane orfano del femminicidio, che dedicherà una lettera alla mamma Giulia e alla sorella Stefania dal titolo "Vi amavo immensamente, ma non ve lo potrò mai più dire" affidata a Niccolò Agliardi. Accanto al giovane i due nonni, Giulio e Ines, che si stanno amorevolmente prendendo cura di lui. E poi ancora la storia di Antonietta Tuccillo, una combattente che ha trasformato la malattia in creatività diventando stilista e che affiderà la sua storia "La mia seconda vita" all'attrice Giorgia Trasselli. Tuccillo, affiancata da due speciali testimonial del suo brand, l'attore italo- londinese Ottaviano Blitch e la Miss Italia 2022 Lavinia Abate, riceverà anche il riconoscimento "Un sorriso per Elena", istituito con la famiglia di Elena Augello, scomparsa pochi mesi fa a 40 anni, a sostegno di una paziente oncologica in difficoltà. La storia di Antonietta darà lo spunto per introdurre uno studio sulla "tossicità economica del tumore", realizzato da Lucio Fortunato, primario di senologia del San Giovanni di Roma. La kermesse ospiterà anche due donne, già presenti nella precedente edizione, che racconteranno il loro "giorno dopo": Carolina Marconi, che aveva già lanciato il tema dell'oblio oncologico, e Filomena Lamberti, sfregiata con l'acido dal mario, che è rinata grazie alle cure supervisionate dal prof. Claudio Urbani e all'importante contributo raccolto dalla testata "La 27 Ora" del Corriere della Sera che, rappresentato dal responsabile della redazione romana, Giuseppe Di Piazza, riceverà dalla donna il Camomilla Award, scultura realizzata dal maestro orafo Michele Affidato. Riceveranno il premio (che si ispira alle virtù terapeutiche del fiore di camomilla), inoltre, il conduttore televisivo di TV Talk, Massimo Bernardini, che aveva confessato di "aver alzato le mani sulla sua mamma", la giornalista sportiva Greta Beccaglia, la conduttrice Samantha De Grenet, testimonial della Fondazione Veronesi, Daniele Angelo Giarratano e Gianfranco Natelli dell'Arma dei Carabinieri, per aver salvato la vita di una donna sequestrata dal compagno e che aveva chiesto aiuto con il segno internazionale signal for help, il Direttore de Il Messaggero, Massimo Martinelli, per la rubrica "Mind the gap", la straordinaria vocalist Silvia Mezzanotte, e la trasmissione di Mediaset "Le Iene", rappresentata da Nina Palmieri e Filippo Roma. Tra gli ospiti speciali la conduttrice Francesca Ceci, il flautista Giuseppe Mario Finocchiaro, e il violinista elettrico dall'archetto luminoso, Andrea Casta, che affiancherà la vocalist Serena Menarini, nell'esibizione di una emozionante "The Lord's Prayer", preghiera del "Padre Nostro" in lingua aramaica orientale.
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Rai Tre celebra la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne il 24/11 con Women for Women against Violence. Conducono Beppe Convertini e Arianna Ciampoli
Alla vigilia della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle donne il 24 novembre alle 23.10 circa su Rai Tre andrà in onda la quarta edizione "Women for Women against Violence – Camomilla Award", una kermesse unica che unisce due grandi temi del mondo femminile: la violenza di genere e quella del tumore al seno. Quasi sempre si parla di chi muore e non ce la fa, Women for Women, attraverso testimonianze autentiche, parla invece di vita e dà voce alla forza delle donne che non smettono mai di combattere e che vincono ogni giorno, e lo fa raccontando anche il difficile percorso di rinascita che tante affrontano in solitudine, offrendo un messaggio di speranza e incoraggiamento: da un vissuto di violenza – qualsiasi essa sia – si può uscire. Donne unite per le donne anche per ricordare che ogni anno in Italia oltre 100 donne vengono uccise da uomini che, quasi sempre, sostengono di amarle, e per inoltre ricordare che il tumore al seno, nel nostro Paese, è il big killer più letale e più frequente del genere femminile e principale causa di mortalità oncologica. Violenza che, per una donna, non è soltanto una minaccia di morte, ma anche una ferita all'immagine di sé, alla propria femminilità, sessualità e maternità. L'evento tv sarà presentato da Arianna Ciampoli e Beppe Convertini, "campione d'ascolto con Unomattina in famiglia nel fine settimana di Rai1", la regia di questo speciale sarà affidata ad Antonio Centomani. Ideato e prodotto dalla Presidente dell'Associazione Consorzio Umanitas, Donatella Gimigliano, autrice del format, che spiega: "partendo dal mio vissuto con una neoplasia ho pensato che violenza sul corpo di una donna non fosse solo quella di un uomo, ma anche quella di un tumore, che genera gli stessi effetti devastanti e che, comunque, lascia cicatrici e segni indelebili, nel corpo e nella mente".
Sul palco di questa edizione le luci dei riflettori si accenderanno per ascoltare le storie della "mamma" di Miss Italia, Patrizia Mirigliani, che si racconterà in un toccante monologo: "Io quell'intruso lo conosco bene", di Nicolò Maja, giovane orfano del femminicidio, che dedicherà una lettera alla mamma Giulia e alla sorella Stefania dal titolo "Vi amavo immensamente, ma non ve lo potrò mai più dire" affidata a Niccolò Agliardi. Accanto al giovane i due nonni, Giulio e Ines, che si stanno amorevolmente prendendo cura di lui. E poi ancora la storia di Antonietta Tuccillo, una combattente che ha trasformato la malattia in creatività diventando stilista e che affiderà la sua storia "La mia seconda vita" all'attrice Giorgia Trasselli. Tuccillo, affiancata da due speciali testimonial del suo brand, l'attore italo- londinese Ottaviano Blitch e la Miss Italia 2022 Lavinia Abate, riceverà anche il riconoscimento "Un sorriso per Elena", istituito con la famiglia di Elena Augello, scomparsa pochi mesi fa a 40 anni, a sostegno di una paziente oncologica in difficoltà. La storia di Antonietta darà lo spunto per introdurre uno studio sulla "tossicità economica del tumore", realizzato da Lucio Fortunato, primario di senologia del San Giovanni di Roma. La kermesse ospiterà anche due donne, già presenti nella precedente edizione, che racconteranno il loro "giorno dopo": Carolina Marconi, che aveva già lanciato il tema dell'oblio oncologico, e Filomena Lamberti, sfregiata con l'acido dal mario, che è rinata grazie alle cure supervisionate dal prof. Claudio Urbani e all'importante contributo raccolto dalla testata "La 27 Ora" del Corriere della Sera che, rappresentato dal responsabile della redazione romana, Giuseppe Di Piazza, riceverà dalla donna il Camomilla Award, scultura realizzata dal maestro orafo Michele Affidato. Riceveranno il premio (che si ispira alle virtù terapeutiche del fiore di camomilla), inoltre, il conduttore televisivo di TV Talk, Massimo Bernardini, che aveva confessato di "aver alzato le mani sulla sua mamma", la giornalista sportiva Greta Beccaglia, la conduttrice Samantha De Grenet, testimonial della Fondazione Veronesi, Daniele Angelo Giarratano e Gianfranco Natelli dell'Arma dei Carabinieri, per aver salvato la vita di una donna sequestrata dal compagno e che aveva chiesto aiuto con il segno internazionale signal for help, il Direttore de Il Messaggero, Massimo Martinelli, per la rubrica "Mind the gap", la straordinaria vocalist Silvia Mezzanotte, e la trasmissione di Mediaset "Le Iene", rappresentata da Nina Palmieri e Filippo Roma. Tra gli ospiti speciali la conduttrice Francesca Ceci, il flautista Giuseppe Mario Finocchiaro, e il violinista elettrico dall'archetto luminoso, Andrea Casta, che affiancherà la vocalist Serena Menarini, nell'esibizione di una emozionante "The Lord's Prayer", preghiera del "Padre Nostro" in lingua aramaica orientale.
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Anche quest’anno il regista Antonio Centomani firma la quarta edizione televisiva del programma “Women for Women against Violence – Camomilla Award” che andrà in onda il 27 ottobre alle 23.15 su RAI TRE. Presentato da Arianna Ciampoli e Beppe Convertini, l’evento, ideato, prodotto dalla Presidente dell’Associazione Consorzio Umanitas, Donatella Gimigliano, autrice del format, racconta il delicato percorso di rinascita delle donne ferite da una violenza o da un tumore al seno. Il Camomilla Award, scultura realizzata dal maestro orafo Michele Affidato, si ispira alle virtù terapeutiche del fiore di camomilla, simbolo di forza e solidarietà, è un riconoscimento assegnato a personalità che si sono distinte nella sensibilizzazione sui due temi. L’apertura del programma è affidata alla vibrante voce del cantautore Antonio Maggio con il brano “La faccia e il cuore”, accompagnato da due straordinari dancers di Ballando con le Stelle: Samuel Peron e Veera Kinnunen. Le luci dei riflettori si accenderanno poi per ascoltare il racconto del suo vissuto con il tumore della “mamma” di Miss Italia, Patrizia Mirigliani, in un toccante monologo dal titolo “Io quell’intruso lo conosco bene”. Emozionanti anche le testimonianze di Nicolò Maja, giovane orfano del femminicidio, che si è raccontato in una lettera alla mamma Giulia e alla sorella Stefania dal titolo “Vi amavo immensamente, ma non ve lo potrò mai più dire” affidata a Niccolò Agliardi. Il giovane era affiancato proprio dai due nonni Giulio e Ines che hanno ha ricevuto un Camomilla Award di cioccolata per “la dolcezza con cui si stanno prendendo cura del nipote”. E poi ancora la storia di Antonietta Tuccillo, una combattente che ha trasformato la malattia in creatività diventando una stilista e per l’occasione ha affidato la sua storia: “La mia seconda vita” all’attrice Giorgia Trasselli. La donna ha avuto due speciali testimonial del suo brand, l’attore italo-londinese Ottaviano Blitch e la Miss Italia 2022, Lavinia Abate. La kermesse ha ospitato anche due donne, già presenti alla precedente edizione, che hanno raccontato il loro “giorno dopo”, Carolina Marconi, che dal palco aveva lanciato il tema dell’oblio oncologico, e Filomena Lamberti, sfregiata con l’acido dal marito cui aveva ribadito la sua volontà di separarsi che ha raccontato tutte le novità della sua rinascita psico-fisica, grazie anche all’importante contributo raccolto dalla testata “La 27 Ora” del Corriere della Sera. È stata proprio la donna a premiare con il Camomilla Award, scultura realizzata dal maestro orafo crotonese Michele Affidato, il responsabile della redazione romana, Giuseppe Di Piazza. Tra coloro che hanno ricevuto il “Camomilla Award” anche il noto giornalista e conduttore televisivo del programma TV TALK, Massimo Bernardini, che in una diretta aveva confessato di “aver alzato le mani sulla sua mamma” e che, nel suo intervento, oltre al grande pentimento, ha sottolineato l'importanza dell'educazione nel contrastare la violenza di genere, la giornalista sportiva Greta Beccaglia, premiata da Ivan Zazzaroni, la conduttrice televisiva, Samantha De Grenet, testimonial del mese in rosa della Fondazione Veronesi, Daniele Angelo Giarratano e Gianfranco Natelli dell’Arma dei Carabinieri, per aver salvato la vita di una donna sequestrata dal suo compagno che aveva chiesto aiuto con il linguaggio dei segni internazionale signal for help, premiati dalla sottegretaria alla Cultura, Lucia Borgonzoni. Ed ancora il Direttore de il Messaggero, Massimo Martinelli, e Maria Lombardi, per la rubrica “Mind the gap”, la straordinaria vocalist Silvia Mezzanotte e la trasmissione di Mediaset “Le Iene”, rappresentata da Nina Palmieri e Filippo Roma. Tra gli ospiti speciali la conduttrice di sala Francesca Ceci, il flautista Giuseppe Mario Finocchiaro, e il violinista elettrico dall’archetto luminoso, Andrea Casta, che ha affiancato la vocalist Serena Menarini, nell’esibizione di una emozionante “The Lord’s Prayer”, preghiera del “Padre Nostro” in lingua aramaica orientale.
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'read a tale' propone un podcast con 14 testi da "multiperso" (pièdimosca edizioni)
Tratti dall’antologia Multiperso, edita da pièdimosca, i racconti del podcast, letti da Stefano Ficagna, sono: astronauta di Fiammetta Cirilli, Il toro infinito di Ivan Talarico, tracce di Eda Özbakay, Spengo la spengo la sveglia di Arianna Fiore, L’appuntamento di Massimo Gerardo Carrese, Racconto veridico corredato da fotografie di Marco Giovenale, l’acqua sul fuoco di Cristina Pasqua, Minimi…
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#Alfonso Lentini#Antonio Francesco Perozzi#Antonio Sinisi#Antonio Vangone#Arianna Fiore#Carlo Sperduti#Cristina Pasqua#Damiano Torre#Eda Özbakay#Fiammetta Cirilli#Gunther Maria Carrasco#Ivan Talarico#Luigi Di Cicco#Marco Giovenale#Massimo Gerardo Carrese#microfinzioni#micronarrazioni#microracconti#multiperso#Pièdimosca Edizioni#prose brevi#prose:#racconti#Stefano Ficagna
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Ecco la verità: il vero eroismo non riceve ovazioni, non intrattiene nessuno. Nessuno fa la fila per vederlo. Nessuno se ne interessa.
David Foster Wallace
Perché Wallace ha sentito il bisogno di accompagnare l’aggettivo ‘vero’ a ‘eroe’?
Secondo Esiodo e Omero l’eroe era il figlio di un dio e di una donna mortale (qualche volta viceversa, vedi Achille o Enea) quindi un Εμίθεος, un Semidio.
Eccezionalmente - e in modo sempre più frequente col procedere della narrativa epica - l’eroe prese a non avere più origini divine ma era comunque caratterizzato da un insieme di doti positive - coraggio, generosità, forza - che per centinaia di anni definirono ogni protagonista di ogni storia e che ebbero a essere accomunate sotto un doppio aggettivo sostantivato.
Kallokagatìa.
Bellezza e Bontà.
(piccolo inciso: l’eroe era bello secondo i canoni antichi, magari oggi non condivisi, e soprattutto la loro bontà non era certo quella di stampo cristiano, quindi Teseo piantò Arianna in asso - in Nasso, in realtà... l’isola - e Ulisse sfracellò Neottolemo, il figlio neonato di Ettore, giù dalle mura di Troia ma erano comunque ‘buoni’)
Ci sono voluti più di 2000 anni per arrivare all’eroe maledetto e una manciata in più per avere un antieroe come protagonista della storia narrata, oggi così indispensabile per non farti addormentare con l’ebook reader piantato di traverso nel naso o Netflix a chiederti se sei ancora vivo.
Ma senza scomodarne la letteratura e la cinematografia epica moderna che, mi spiace, è davvero per pochi, mi interessa soffermarmi sull’uso che si fa del termine ‘eroe’ nella narrazione mediatica quotidiana.
Un pompiere-eroe salva una famiglia dalle fiamme.
Un poliziotto-eroe sventa una rapina.
Un medico-eroe salva la vita di un neonato.
Un autista-eroe evacua 25 bambini dal bus in fiamme.
Questo non è eroismo... è mandato professionale.
Questi sono professionisti formati e pagati per fare esattamente quello che hanno fatto ed è un po’ triste considerarli eroi, magari col paragone verso tanti altri colleghi che invece non si sono comportati allo stesso modo.
Ma come dice un mio amico, questo è un mondo che ha bisogno di eroi.
Parimenti all’antichità, abbiamo bisogno di semidei da adorare in vita e piangere dopo la morte, sentiamo la necessità di una guida morale che si distingua dalla massa e la guidi. E abbiamo bisogno di un eroe che alla fine ci deluda col suo essere stranamente e umanamente fallibile, per poi volgere lo sguardo altrove alla ricerca di uno nuovo con cui ricominciare.
Volete in nome di un vero eroe?
Non ve lo posso dare, perché non so come si chiamasse quel vecchietto che qualche giorno fa ha fermato la macchina sul ciglio della strada ed è sceso ad annusare un cespuglio di gelsomino, però posso dirvi che il suo sorriso mi ha raccontato di una lotta del quotidiano a cui lui non ha voluto arrendersi e della ricerca del bello in mezzo a tanto grigio procedere. Ho visto l’amore per la gentilezza della vita racchiusa in un fiore, che nel passare veloce delle persone chiedeva solo di essere annusata.
Ho visto un eroe silenzioso, non cantato, ma di cui ho voluto cantare io le gesta eroiche per un pubblico che certo non avrebbe immaginato di avere.
Quindi sì, ha ragione il mio amico... viviamo in un mondo che ha bisogno di questi eroi.
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Nella settimana della moda sfilano settanta abiti degli studenti del corso di fashion design
Ph. Stefano Cesaroni
È stato un successo. Meritato, cercato, voluto. Settanta abiti in passerella e studenti dell’Accademia di Belle Arti di Frosinone che hanno riscosso l’applauso del PratiBus Discrit, retaggio industriale nel cuore della capitale ed oggi sede di eventi. Adrenalina nell’aria ed emozioni allo stato puro per #LRW Luxury rewear, progetto del corso di Fashion Design. I temi sono quelli della sostenibilità e della nuova ricerca tipologica.
Ph. Stefano Cesaroni
Gli abiti sono destrutturati e ricostruiti con un appeal fortemente artigianale mostrando nuove tendenze nelle applicazioni, nei ricami e nei tagli. Giacche sartoriali si contaminano di nuovi dettagli in trama e ordito, camicie ripetute creano abiti pret à porter, trench maschili diventano corpetti sagomati su gonne asimmetriche, interno come esterno, cuciture a vista, mix and match diventano concetti chiave per “tornare al futuro”.
Ph. Stefano Cesaroni
Ph. Stefano Cesaroni
Si guarda avanti senza dimenticare il passato e soprattutto rispettando l’ambiente. Questa l’indicazione nell’Accademia di Belle Arti presieduta da Ennio De Vellis. Insieme ai ragazzi, nel backstage, c’è il direttore Loredana Rea. Lei, insieme agli insegnanti, a dare la carica. Ci sono Giuseppe Iaconis, Alessandra Di Pofi, Stefano Cesaroni, Stefania Di Marco, Ciro De Lucia e Paola Iannarilli. Loro i docenti che hanno dato vita a tutto questo in collaborazione con Antonio Anzalone per il progetto di video art e Luca Spatola, Anna Iaboni, Raffaele Menicacci e Asia Deeb per le riprese audio/video.
Ph. Stefano Cesaroni
Ph. Stefano Cesaroni
Indispensabile, per la partecipazione alla Fashion Week romana, la sinergia avviata tra l’Accademia e la Camera di Commercio di Frosinone, con in primis il presidente Marcello Pigliacelli, al fine di promuovere la collaborazione tra Istituzioni e Aziende del territorio.
Ph. Stefano Cesaroni
Ph. Stefano Cesaroni
Obbligatorio citare gli studenti: Song Aiyang, Giulia Baende Bolingo, Davide Bottoni, Simone Cagiati, Samantha Caponera, Arianna Cerbone, Letian Chen, Anna Chovares, Giovanna Fiore, Alessandra Gricia, Antonella La Grasta, Zhu Lin, Beatrice Loconte, Claudia Minna, Monia Lubrani, Leonardo Marinelli, Annina Moffa, Carmen Moffa, Valentina Neccia, Sharon Pacitto, Martina Patella, Chiara Rossi, Sara Piacentino, Sahaar Haji Rezaei, Giada Santoro, Sofia Sarie, Alessia Tomei, Wu Yunging, Chen Wen Wen.
Ph. Stefano Cesaroni
Ph. Stefano Cesaroni
Ph. Stefano Cesaroni
ART IN PROGRESS
L’Accademia di Belle Arti di Frosinone è il luogo privilegiato per imparare a coniugare le conoscenze specialistiche e i principi teorici e, soprattutto, per innescare uno scambio proficuo tra creatività, tecnologia ed estetica attraverso adeguate metodologie di insegnamento. È l’Istituzione statale preposta alla formazione artistica terziaria di riferimento per il Lazio Meridionale. Si distingue per un’equilibrata proporzione numerica docenti/studenti, tale da consentire la fruizione dei laboratori, la frequenza di percorsi individuali di formazione e crescita e da stimolare una significativa produzione culturale, che negli ultimi anni ha permesso la realizzazione di una serie importante di progetti di intervento sul territorio e di respiro internazionale.
L’offerta formativa vanta eccellenze ampiamente riconosciute nell’ambito dell’Alta Formazione Artistica. Sono attivi corsi di primo e secondo livello in Pittura, Scultura, Decorazione, Scenografia, Grafica d’Arte, Media Art, Graphic Design, Fashion Design, Arte sacra contemporanea, Comunicazione e valorizzazione del patrimonio artistico, Pittura – Arte pubblica, Grafica d’Arte – Illustrazione. I numerosi workshop e seminari, attivati annualmente, ampliano la specificità delle competenze favorendo confronti diretti con professionisti di chiara fama.
L’internazionalizzazione è cresciuta progressivamente nell’ultimo decennio, affidata non solo all’azione dell’ufficio Erasmus, ma anche a un numero rilevante di protocolli d’intesa e convenzioni, stipulate con istituzioni universitarie e culturali di paesi stranieri. La presenza di studenti provenienti dall’Europa, dal Medio e dall’Estremo Oriente ha consentito, infatti, l’apertura di collaborazioni di studio e di lavoro, consolidando il ruolo trainante per la crescita del territorio.
Il CORSO DI FASHION DESIGN
La scuola di Fashion Design dell’Accademia di belle arti di Frosinone si presenta come il primo corso sperimentale statale in Italia dal 2001. Triennio e biennio specialistico caratterizzano un percorso formativo che accompagna lo studente attraverso le diverse materie teoriche e laboratoriali per una formazione completa.
Progettazione, graphic design, illustrazione, fotografia di moda, sartoria, workshop dedicati permettono esperienze creative e di studio al fine di acquisire conoscenze e competenze per diventare professionisti del settore. Contemporaneità e ricerca, uno stretto rapporto tra la fase progettuale, la realizzazione pratica e la comunicazione sono il segno distintivo di un’offerta formativa specifica, che ha come obiettivo la creazione di un prodotto seguito in tutto il processo evolutivo e pubblicato attraverso la partecipazione a fashion week, esposizioni e concorsi internazionali.
Altaroma – #LRW Luxury. Applausi per l’Accademia di Belle Arti di Frosinone Nella settimana della moda sfilano settanta abiti degli studenti del corso di fashion design È stato un successo.
#LRW Luxury#LRW Luxury rewear#Accademia di Belle Arti di Frosinone#Alessandra Gricia#Alessia Tomei#Altaroma#Anna Chovares#Annina Moffa#Antonella La Grasta#Arianna Cerbone#Beatrice Loconte#Carmen Moffa#Chen Wen Wen#Chiara Rossi#Claudia Minna#Davide Bottoni#Giada Santoro#Giovanna Fiore#Giulia Baende Bolingo#Leonardo Marinelli#Letian Chen#Martina Patella#Monia Lubrani#PratiBus Discrit#Sahaar Haji Rezaei#Samantha Caponera#Sara Piacentino#Sharon Pacitto#Simone Cagiati#Sofia Sarie
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Silloge di poesie "Danse Macabre"— Alessandro Scarpellini
Introduzione
Dopo giorni di incredulità, forse di smarrimento in questa situazione surreale... gente con le mascherine in fila ai supermercati e alle farmacie o ai pochi negozi aperti, strade deserte, migliaia di morti e contagiati qui e altrove, limitazioni per non diffondere il contagio del corona virus (un maschio con la corona che uccide)... ho scritto otto poesie ascoltando la musica degli Oregon (The rapid, Beacon, Taos, Beside a book, Arianna, There was no moon that night, Skyline, Impending Bloom).
Il vento della vita... porterà via i giorni cupi.
Come diceva Oscar Wilde: "Il mistero dell'amore è più grande di quello della morte".
Giorni cupi
Quale sorte si cela nel volto della morte che scivola,.. arriva ed entra con i suoi navigli nei cunicoli malati dei polmoni? Ha la saliva per vela e schizzi di sangue per araldo, soffoca il respiro come la cenere la selva dei sogni spogliati dalle stelle. Un macabro maschio re s’accalca la corona sul capo e mima la danza della paura facendo calare il silenzio nelle strade dei borghi. Ma dentro le nostre vene scorre oro potabile purificato dalla luna che può vincere questa eclissi della vita. È l’amore l’amore la speranza d’amare ancora.
Suoni Confusi
Rughe oblique cifre di morti per soffocamento, vecchi sussurrano alcuni ma le ossa tremano come il cuore al margine d’una fossa buia che ha fango e non ha acqua. Un vagito di bambina sveglia la strada e il sole brilla alto nel cielo. Dio, se ci sei ascolta.
Pozzanghere
I miei ricordi saltellano alla musica di un flauto ed ogni momento vissuto diventa eternità. Desidero la libertà di socchiudere gli occhi e sognare la vita.
Filastrocca dei redivivi
Pisa pesa e pesta il pepe al Papa il virus vira al vento della vita un odore di pane viene dal vicolo e un gatto s’accoccola in un barlume di sole. Sì, sicuramente vincerà l’amore.
D’improvviso
Non più clamore grida sconquassate di baccanti tristi e stanchi. Tace la città. Ogni tanto alcuni passi o il pigolio di un passero che cerca il ramo più alto dei tigli. Poi dentro un’esplosione inaspettata di grilli, speranza che il vento di tramontana muti la paura in costellazioni di stelle.
Lentezza
Cuore che batti che corri ora quasi ti riposi in un nembo di ore che passano uguali e il tempo ha il sapore di marmellata, dolcissima è l’esistenza se cacci via la paura e trasformi uno sguardo in una poesia infinita nuova.
Primavera
Gocce gocce sono gli sguardi persi e smarriti. C’è necessità di un profumo nuovo per esistere. Glicine in fiore.
Alessandro Scarpellini, nato a Pisa il 15 Agosto 1957, è scrittore ed educatore.
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Just a reminder that today is the last day to send in your characters for the gift exchange! Under the cut you’ll be able to find a list of the characters that we have so far, if you don’t see your character but know you sent them in please let us know! Also, if you cannot participate please let us know so that we do not pair up someone who will not be around with someone who is. Thank you.
If your character lives in the village, please make sure to tell us if they’d be willing to have a royal or staff member as the person they’d be giving a gift to! In-game, the staff is trying to facilitate a better relationship between those living in the palace and those in the village, but if enough villagers wouldn’t want to be paired with a royal, we can make sure that they’re only paired with other villagers.
Signed up:
Abigail D'Aviano Alphonse D'Aviano Anna Novak Arianna Nielsen Bastien Fiore Birdie Gustaf Cassandra Galatas Catrin "Josie" Sayer Catriona Murphy Charlotte Hanover Emilia Adley Eugene "Boston" Landry Josephine Moreau Kaan Aga Kala Paswan Katrien Meijer Lea Wolf Lukas Reuss Luna Novak Madlena Kovacčić Maria "Marisol" De Cordova Marshall Hendrix Matthias Meijer Nathaniel Gray Sabrina Ellis Samson Morales Sarika Vari Scout Young Sebastian Habsburg Seraphine Haim Sophia Elwood Tegan Campbell Thomas Adley Vidar Rasmussen William Ferguson Zehra Osman Zoey Zilwick
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[”Fi? Where are you? Mom’s worried... you’ve been gone for a few days!”]
[”Hey Ari! I’m uh... I’m doing some stuff. I can’t really talk about it but I’m out of town. Gonna be gone for a few more days maybe. Are you okay?”]
[”... I’m okay. Mom’s having one of those parties. For fashion week. I’m hiding in the closet.”]
[I’m glad I’m not there honestly. Stay safe okay? I’ll try to be home soon.”]
[”Uncle Giorno is gonna be here. Tomorrow I think.”]
[”...Tell him I said hi.”]
*beep*
Not much can be done. I’m already in your hotel room in Morioh. No backing out now. This is my chance. My big break. No way am I going back!
#bdstandroyale#intro thingy#the style i'm gonna be using is#this#surprise!#jjba oc#fiore una#arianna una
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PORTRAITS : Gabriele Fiore, Arianna’s first love
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10 febbraio: il "multiperso" a foligno
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#Antonio Francesco Perozzi#Arianna Fiore#Carlo Sperduti#Circolo Arci Subasio#Cristina Pasqua#Damiano Torre#Eda Özbakay#Francesca Perinelli#glossa#Livio Santoro#Luigi Di Cicco#Marco Parlato#Niccolò Brunelli#Pièdimosca Edizioni
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RICEVUTI IN MUNICIPIO DAL SINDACO HANNO CHIESTO L’ISTITUZIONE DELL’ASSESSORATO ALLA GENTILEZZA
GLI STUDENTI DEL FACCHINETTI PRESENTANO
IL “PROGETTO GENTILEZZA”
Sette studenti dell’Istituto Facchinetti accompagnati dalla Dirigente Scolastica, prof.ssa Anna Bressan, e dalle insegnanti, prof.ssa Valentina Corbetta (dell’Istituto Facchinetti) e prof.ssa Antonella Semilia (dell’I.T.E. Tosi), hanno presentato al Sindaco della Città di Castellanza, Mirella Cerini, il “Progetto Gentilezza”.
Un esempio di buone pratiche nato tra i banchi di scuola in occasione della Giornata Mondiale della Gentilezza dello scorso 13 Novembre.
Un gruppo di ragazzi del ISIS C. Facchinetti di Castellanza, delle classi 3D Chimici (Jacopo Buganza, Nicolò Fiore, Abde Heddadj, Dario Koje, Giulia Macchi, Mauro Trevigno, Mirna Zaroli), 5C Sistema Moda (Letizia Castronuovo, Jisell Fabros, Arianna Favero, Susanna Fontolan, Martina Galli, Angela Liu, Sara Migliavacca, Asia Milan, Alina Panà, Laura Simonetta, Dashini Sungalee) e 5F Elettronica (Mirko De Nicola, Mattia Maciariello, Matteo Cafà) coordinati dalle docenti Valentina Corbetta, Antonella Petrella e Valeria Rossi e sostenuti dalla Dirigente Scolastica Anna Maria Bressan hanno partecipato a un laboratorio volto alla sensibilizzazione dell’intera comunità scolastica rispetto al tema.
All’interno del laboratorio la riflessione è partita dalla visione del video ufficiale della Giornata Mondiale della Gentilezza, di Life vest inside, “Kindness Boomerang” e di un monologo tratto dal film “Un sogno per domani” di Mimi Leder, aprendo un lungo momento di dialogo e riflessione che ha condotto i ragazzi ad organizzare un vero e proprio evento capace di coinvolgere i compagni personalmente e attraverso i Social Network.
L’evento è stato promosso attraverso una serie di prodotti realizzati dai ragazzi stessi, quali grafiche per i post dei social network e manifesti da affiggere all’interno dell’Istituto recanti lo slogan provocatorio “Abbi coraggio, spaccia gentilezza!” e una video intervista.
Un altro momento importante del laboratorio è stato il laboratorio di Caviardage® che, attraverso la tecnica del frammento, ha guidato gli studenti ad indagare la propria interiorità e riscoprire sentimenti legati al tema della gentilezza.
Al termine della presentazione del Progetto Gentilezza i ragazzi hanno consegnato al Sindaco una lettera con la richiesta di istituire a Castellanza un Assessorato alla Gentilezza.
L’Assessorato alla Gentilezza promuove valori e pratiche positive, per favorire il benessere e la crescita sociale, contribuendo a creare il futuro in cui vivranno i bambini di oggi; occupandosi inoltre della buona educazione, del rispetto verso il prossimo e la cosa pubblica, del prendersi cura di chi soffre o è in difficoltà, ad accrescere lo spirito di Comunità, oltre che favorire l’unità, a coinvolgere i propri concittadini e le associazioni in iniziative di cittadinanza attiva per il bene comune.
L’idea, nata dall’Associazione Cor et Amor, vede oggi coinvolti una settantina di Comuni in tutta Italia (Arcisate, Malnate, Marchirolo e Lonate Pozzolo in provincia di Varese) che compongono la rete di Assessorati che contribuiscono alla diffusione della cultura della gentilezza.
“Mi complimento con l’Istituto Facchinetti che ancora una volta ha dimostrato di essere una scuola di valore – ha dichiarato il Sindaco della Città di Castellanza, Mirella Cerini -. Ovviamente accolgo con estremo favore la proposta e prometto che io e gli altri Assessori ci adopereremo per individuare l’Assessore alla Gentilezza. Oggi c’è molto bisogno di promuovere valori positivi come la buona educazione e il rispetto”
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